Oggi visita guidata di in monumento eccezionale per importanza e conservazione. Si tratta della colleggiata di San Isidoro che é stata residenza reale fino al XII secolo e poi sede di in monastero. Non si potevano fare fotografie e quindi se volete capire qualche cosa di più dovete andare sul sito del museo. Si visitavano nell'ordine la sala della coppa, la biblioteca, la sala capitolare e il Pantheon. All'interno di una piccola cappella che si trova al primo piano della torre, si trova una coppa preziosissima in oro e pietre preziose. La coppa apparteneva ad una figlia di re di nome Urraca. La coppa viene anche chiamata la coppa di Cristo perché si dice che sia la stessa da cui Cristo ha bevuto nell'ultima cena. La coppa ha una provenienza molto originale. Inizialmente si trovava a Gerusalemme e fu poi acquistata nel settimo secolo da in emiro egiziano. In Egitto seguì una importante carestia e gli egiziani chiesero aiuto economico all'emiro di Denia, città vicino ad Alicante. Quest'ultimo in cambio dell'aiuto donò la coppa all'Emiro di Denia. Nel periodo della "riconquista" che va dal 1100 fino al 1492, il re di Leon minacciava un attacco verso Denia. Per evitare ciò, l'emiro di Denia pagò dei tributi al re di Leon. Fra questi c'era la famosa coppa che cosí nel 1080 arrivò a Leon.
In cima alla torre c'è un gallo che proviene dalle regioni dell'Eufrate. Il gallo data del settimo secolo. Nel corso del restauro, al suo interno, sono stati trovati del polline e un vecchio favo di api che risale a quell'epoca. Il gallo arriva a Leon nell'XI secolo come bottino di guerra.
Nella sala capitolare, insieme ad alcuni affreschi sono presenti le reliquie di San Isidoro che era vescovo di Siviglia nel VII secolo. La penisola iberica é divisa dal punto di vista politico e religioso ma non da quello culturale. Nel XI secolo, l'emiro di Siviglia regala le relique del santo al re Alfonso I. Dalla sala, originariamente, i re potevano assistere alla messa della contigua chiesa. L'influenza araba é sempre presente a Leon in quanto la città era abitata da mezarabi, una popolazione cristiana che si era trasferita dal sud dove vivevano sotto l'emiro musulmano e parlavano arabo.
La biblioteca é un altro scrigno di tesori. Il libro più antico e prezioso é una bibbia del X secolo scritta in latino e arabo. Ci sono voluti sei anni per scriverla ed é scritta su pergamena. La stessa é stata ricopiata nel XII secolo con scrittura gotica. Essendo questa più larga, da un volume ne sono stati scritti tre per la stessa bibbia. Vi sono inoltre una serie di incunaboli che sono i primi libri su carta con disegni fatti a mano. I primi sono del 1450 ma dopo 50 anni gli incunaboli sono stati abbandonati. I libri presenti pesano dai 30 ai 60 chili. Le copertine sono di legno e cuoio con delle borchie metalliche. I libri venivano conservati orizzontalmente e le borchie consentivano il passaggio dell'aria per una migliore conservazione.
Il Pantheon é un altro luogo magico. Originariamente vi erano conservate circa 23 tombe di re, regine e figli. Nel 1808 le truppe di Napoleone devastano il luogo é solo tre tombe sono arrivate fino a noi. In anni recenti é stato possibile separare le ossa fra maschi e femmine, ma chiaramente non é stato possibile attribuirne la potestà. Nelle volte vi sono degli affreschi praticamente intatti. Pensate che sono stati dipinti nel 1090 e sono arrivati fino a noi senza essere mai stati sottoposti a restauro. Vi sono scene religiose che rappresentano la vita del Cristo partendo dalla strage degli innocenti di Erode fino alla fuga in Egitto e così via. C'è un particolare interessante. Su in affresco vi é un santo di nome Marcialis che é il patrono di Limoges. Nell'affresco, lui offre Il vino nell'ultima cena. Tuttavia questa leggenda é nota solo in Francia e non nella penisola iberica. Si pensa quindi che l'autore dell'affresco potesse essere francese. La guida, con rispetto all'ospite italiano, ha definito il Pantheon, la Cappella Sistina di Leon.
Come ho spiegato ieri , nel 1188 il re Alfonso IX convocò la curia regia, una sorta di parlamento e concesse una carta costituzionale. Questo evento fu considerata la prima forma di sistema parlamentare. L'UNESCO nel 2013 ha voluto celebrare questo evento riconoscendolo come patrimonio mondiale dell'umanità e Leon viene riconosciuta come la culla del sistema parlamentare.
Avevo letto, da qualche parte, del famoso Calice di Santa Urraca ma, non sapevo di Leon e della sua storia. Descrizione superba Oreste. Bravissimo e grazie.
RispondiEliminaOreste ti sei scatenato.
RispondiEliminaNon ce la faccio a leggere dal gsm mi di incrociamo gli occhi.
Ti leggo a casa
Sono ancora in ufficio.
Caro Oreste
RispondiEliminai tuoi racconti sono sempre mi interessanti , si leggono con piacere. Ora che ti sei fermato per tre giorni sono ancor più ricchi di dettagli e curiosità.
Domani riparti per compiere il tuo ultimo sforzo la tua ultima tappa non breve. L'ultimo tratto del tuo cammino é il cammino spirituale. Saremo tutti con te.
Forza Oreste facci sognare!!!