Oggi sono andato ad ascoltare Padre Fabio. Più per curiosità che per altro. All'inizio ha raccontato alcuni aneddoti. Un sacerdote spagnolo che ha percorso più volte il cammino, ha raccolto in un libro le frasi che ha trovato sui sassi posti alla base della croce di ferro ed in altri luoghi. La maggior parte di queste erano scritte da italiani in maggioranza napoletani e romani. Lui essendo romano se ne ricordava alcune: "Fino ad ora sono stato sempre gentile con tutti. Ora sono guarito". "Chi nasce Tavernello non può morire champagne". "la fortuna sta dietro l'angolo, la luce sta alla fine del tunnel. Ma è possibile che ste cose stanno sempre dove non sto io.". Il suo discorso teologico si é poi incentrato sulle Beatitudini. Fra le tante ha focalizzato l'attenzione su "Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia..." L'essere umano é filosoficamente strutturato per avere fame e sete. Tutti gli organi vengono definiti una bocca. La nostra intelligenza é una bocca perché ha fame. Nell'evoluzione di una persona avviene un passaggio in cui si scopre che si ha, ad esempio, fame di affetto e si comprende che anche gli altri sono bocche come te e hanno fame. Si entra nella maturità. Se si vive con un altra persona non si può solo prendere ma si deve anche dare perché anche gli altri hanno fame e sete. Si esiste per la fame degli altri e il mondo non é al nostro servizio. Se non si comprende ciò, si resta bambini. Questa beatitudine si collega alla parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Una delle tentazioni e quella di pensare che il mondo é a nostro servizio e qui vi é un ulteriore collegamento alla frase "non di solo pane vive l'uomo". Ci fanno felici solo le cose che ci interessano? Che cosa riempie la nostra vita? Mi fermo qui perché fino ad ora si é mantenuto sul piano filosofico per poi entrare in quello prettamente religioso che preferisco mantenere al di fuori del blog. Quello che posso dire è che quest'uomo ha la capacità di mettere il coltello nella piaga e ritirarlo più volte facendoti sentire piccolo, piccolo.
Tutto maledettamente vero. Belle riflessioni. Dovremmo talvolta anche solo fermarci a meditare un poco. Non necessariamente fare 1000 chilometri per scoprire che siamo travolti dalle circostanze e che siamo spinti a fare cose senza nemmeno sapere perchè
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