martedì 11 giugno 2019

Il ritorno alla vita normale e i ringraziamenti

Ho aspettato un paio di giorni per chiudere il blog e ringraziare chi mi ha spinto, sostenuto e seguito. Ora non sono più pellegrino nella tenuta, nella barba lunga che ho tagliato insieme ai capelli, ma lo sono sempre nell'anima e nel pensiero e credo che ciò mi rimarrà a lungo. Ora sono a casa seduto comodamente in poltrona a leggere il libro che avevo lasciato a metà  prima di partire. Il libro si intitola "Il Grande mare - Storia del Mare Mediterraneo". Parla anche di grandi viaggi come quello che ho percorso insieme ai tanti che hanno avuto la stessa idea nello stesso momento. La casa é in assoluto silenzio in un assolato e caldo pomeriggio sardo e credo che sia giunto il momento di chiudere questo blog con i ringraziamenti. Difficile ringraziare e ricordare tutti. Prima di tutto i miei familiari, tutti, nessuno escluso, che certamente si saranno preoccupati per la mia salute. Cito, in particolare, per etá anagrafica, i miei genitori. Mia mamma di oltre 90 anni ha letto quotidianamente il blog e ha inviato anche i commenti. Il mio babbo di 91 al telefono insisteva perché finissi il cammino in aereo e non riusciva a parlare dalla commozione quando mi ha visto come se fosse tornato il figliol prodigo. La mia famiglia tutta ha seguito quotidianamente questo cammino camminando con me. Li ringrazio per aver creduto in questo progetto e avermi sempre spronato a continuare. Un ringraziamento speciale a Maria Grazia che ha avuto la delicatezza e la generosità di offrirmi la prima notte di albergo a Lourdes. Un regalo simbolico che va certamente al di là del mero gesto. I compagni di corso dell'Accademia navale, amici  inseparabili di una vita. Alcuni non li incontro da decenni ma é come se fossero sempre presenti. Mi hanno incitato, spinto a mangiare di più, rimproverato se correvo troppo, in ansia se il blog non veniva aggiornato prontamente, attenti al mio stato fisico e prodighi di consigli. Provo a citarne qualcuno: Nodo, Vincenzo, Maurizio Vit., Alvise, David Luca, Antonino, Vito, Pasquale, Ludwig, Erminio, Lorenzo, Alessandro, Silverio, Marcello, Massimo, Santino, Giuliano, Salvatore. Fra tutti, però, una menzione particolare va al grande Ammiraglio Maurizio da Napoli. Senza di lui il blog non sarebbe esistito. La sua competenza professionale mi ha aiutato a creare un qualche cosa di cui mi sono appassionato giorno dopo giorno. Mi ha seguito, sostenuto in questo progetto con amicizia e affetto sempre crescente. Ha dedicato parte del suo tempo per far sì che il blog fosse ordinato, corretto e pubblicato puntualmente. Grazie mille e un Bravo Zulu a Maurizio con il quale sono stato in simbiosi per tutto il cammino. Un ringraziamento particolare anche a Mimmo e Angela che, da esperti del  cammino, si sono prodigati in utilissimi consigli pratici e che hanno letto con costanza le mie avventure. Un grazie anche ad Antonio che ha avuto la sensibilità squisita di chiamarmi il giorno della partenza del cammino per augurarmi un successo nel viaggio di cui lui non ha mai dubitato. Un altro grazie a Giuseppe, grande atleta e grande mito della mia gioventù che, dall'alto della sua esperienza e maturità, mi ha fornito consigli su come affrontare le tappe in discesa quando i miei piedi scricchiolavano. Un grazie a Filippo che fin dall'inizio con la sua aria sorniona, non ha mai pensato che fossi un pazzo avventato. Un grazie a Piero, Paolo, Silvia e Maria Antonietta e ai loro amici Eco marinai che hanno creduto nella bellezza e unicità di questa esperienza. Un ringraziamento ai numerosi volontari che si incontrano nel cammino e che evidenziano il bello del volontariato libero e gratuito. Il loro sorriso e la loro disponibilità infinita é un esempio di come l'apertura agli altri sia un dono che noi tutti dovremo ricevere. Infine un doveroso ringraziamento  va a tutte le persone incontrate nel cammino e  che ho spesso citato nelle pagine precedenti. Non vi é mai stato alcuno che abbia avuto una parola scortese o fuori luogo. Il cammino ha aiutato tutti noi a eliminare le cuspidi del carattere. Spero di non aver dimenticato nessuno e se così é stato, mi scuserete certamente. In ultimo mi piace qui ricordare le parole del sacerdote che diceva che una delle motivazioni per cui si va a Santiago é quella di pregare per i nostri nemici, per quelli che ci hanno rovinato la vita (per fortuna non ho avuto tali esperienze), che ci sono antipatici, con cui non andiamo d'accordo. Ancora una volta qui entriamo nel campo delle convinzioni religiose, ma comunque credo che, a prescindere da ciò, il messaggio sia uno di quelli da conservare e su cui meditare a fondo. Chiudo qui e spero di non avervi annoiato troppo...ma l'avventura dei cammini non finisce...
Un caro saluto a tutti dall'Ammiraglio in cammino.









3 commenti:

  1. Grazie Oreste di aver voluto condividere con noi questa esperienza le tue emozioni le bellezze le storie i compagni fi viaggio.
    Come ho già detto non dolo le fotografie testimonianza del tuo cammino MS anche la narrativa che le accompagnava era formidabile.
    Il tuo blog era un appuntamento giornaliero che mi mancherà
    Goditi la famiglia goditi la tua terra.
    Hai fatto una cosa incredibilmente formidabile.
    Un abbraccio forte all'Ammiraglio in cammino

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  2. Oreste
    non chiudere il blog
    Petdrsi tutto
    Fatto una copia e ... se ti conosco bene prima o poi scriversi un libro ed allora il blog ti servirà

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  3. All'ingresso a casa sembravi dimagrito
    Ma a giudicare dalle immagini di oggi i manicaretti di Marcella hanno già fatto i loro effetto.
    Sei ingrassato in meno fi 24 ore........

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